Il co-sleeping, ovvero il dormire insieme ai propri figli, è una pratica sempre più diffusa tra i genitori. Ma è davvero la scelta giusta per il benessere di tutta la famiglia? Scopriamo vantaggi, rischi e consigli utili per affrontare questa scelta in modo consapevole.
Cos’è il co-sleeping
Con il termine “co-sleeping” si indica la condivisione dello spazio notturno tra genitori e bambini. Può avvenire nello stesso letto o con l’utilizzo di lettini affiancati. La pratica è antica e molto comune in diverse culture, anche se in Occidente negli ultimi decenni è stata oggetto di dibattito.
I vantaggi del dormire insieme
Molti genitori scelgono il co-sleeping perché offre diversi benefici:
- Favorisce un legame affettivo più stretto
- Rende più semplice l’allattamento notturno
- Aiuta il bambino a sentirsi sicuro e protetto
- Riduce la frequenza dei risvegli notturni nei neonati
La vicinanza fisica può quindi tradursi in un sonno più tranquillo per tutta la famiglia.
I rischi da conoscere
Nonostante i vantaggi, il co-sleeping presenta anche alcuni rischi:
- Maggior rischio di SIDS (morte in culla) nei neonati, soprattutto in caso di posture scorrette
- Pericolo di soffocamento accidentale
- Possibile disturbo del sonno per i genitori
- Difficoltà futura di autonomia per il bambino
Per minimizzare i rischi, è importante seguire linee guida precise e assicurarsi che l’ambiente sia sicuro.
Come praticare il co-sleeping in sicurezza
Se si sceglie di praticare il co-sleeping, è fondamentale adottare alcune precauzioni:
- Utilizzare un lettino da affiancare al letto dei genitori
- Evitare cuscini, coperte pesanti e oggetti morbidi intorno al bambino
- Non praticare co-sleeping se si assumono farmaci sedativi o alcol
- Assicurarsi che il materasso sia rigido e stabile
Creare un ambiente di sonno sicuro riduce drasticamente i rischi e permette di vivere il co-sleeping con serenità.
Quando aiutare il bambino a dormire da solo
Ogni famiglia ha i suoi tempi, ma generalmente è consigliabile promuovere il sonno autonomo quando il bambino mostra i primi segnali di indipendenza, solitamente tra i 6 mesi e i 2 anni.
Passare gradualmente alla cameretta aiuta a rafforzare la fiducia del bambino nelle proprie capacità di addormentarsi e dormire serenamente da solo.
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